Ai piedi delle Alpi italiane, a circa 40 km a nord-est di Milano , c’è una città che passa quasi inosservata ai turisti, che normalmente si recano in luoghi più noti come Milano, Venezia o il Lago di Como. Ma Bergamo è un gioiellino, per questo motivo vi raccontiamo di seguito i nostri principali motivi per cui dovresti considerare di inserirla nel tuo itinerario di viaggio.
Partiamo dal nome: Bergamo ...
Deriva dal germanico, Berg significa “Montagna” mentre “Heim” significa “Casa”: casa sulle montagne. Da questo si deduce come la posizione rialzata fosse parte integrante dell’identità di Bergamo stessa.
Racconteremo la città distinguendo tra «Città Bassa» e «Città Alta», così come si presenta nella realtà. Mentre la Città Alta ospita la maggioranza dei monumenti più significativi, la Città Bassa – benché allo stesso modo è di antica origine e conservi i suoi nuclei storici – è oggi in parte più moderna grazie ad alcuni interventi di urbanizzazione. Le due aree della città sono separate dalle mura venete, annoverate dal 2017 fra i patrimoni dell’umanità tutelati dall’UNESCO.
CITTÀ ALTA
Il primo consiglio è: perdersi nei vicoli, sono tutti estremamente caratteristici. Ma un itinerario classico a Bergamo Alta non può che partire da Piazza Vecchia, con al centro la fontana settecentesca, su cui si affacciano:
Palazzo Nuovo (oggi sede della biblioteca e di centri studi)
il Palazzo della Ragione (il più antico palazzo comunale lombardo esistente, datato al 1100, con il simbolo veneziano sull’attuale facciata, ribaltata rispetto al progetto originale)
il celebre orologio solare (una meridiana detta “a camera oscura” perché non indica l’ora con l’ombra dello gnomone, ma con un raggio luminoso che penetra nel buio attraverso un foro)
la torre civica, per i locali “il Campanone” che alle 22 di ogni giorno suona cento colpi, antico segnale di chiusura delle porte del borgo (alto 52,76 m, il Campanone è visitabile sia a piedi che in ascensore).
Qui in piazza ci sono anche interessanti scavi archeologici da visitare.
BERGAMO BASSA
Bergamo Bassa è un altro mondo. Per prima cosa c’è il Sentierone, creato nel 1620 sul percorso di un selciato che collegava i borghi di Sant’Antonio e San Leonardo e interamente lastricato nell’Ottocento. Da secoli qui si svolge la tradizionale passeggiata domenicale dei bergamaschi, tra fiere e manifestazioni. Bergamo non solo è divisa in città alta e bassa, ma ha sei borghi storici: San Leonardo, Borgo Sant’Alessandro, Borgo Canale, Borgo Pignolo, Borgo Palazzo e Borgo Santa Caterina, oggi caratterizzati da negozi, botteghe, atelier e ristoranti.
Il centro di Bergamo Bassa oggi si articola intorno a piazza Vittorio Veneto e piazza Dante: è quello che si chiama anche Borgo Piacentiniano (progettato dall’architetto Marcello Piacentini) e vale una passeggiata tra la Torre dei Caduti, i grandi palazzi delle banche, del tribunale e della Camera di Commercio, le gallerie commerciali e le tante chiese, tra cui Sant’Alessandro della Croce (dal 1183 definito “della Croce” perché all’incrocio di quattro borghi medioevali e dove, secondo la tradizione, l’altare in pietra è il primo sarcofago del martire Alessandro) e Sant’Alessandro in Colonna (dal 1133 ma ultimata solo nel 1780, secondo la tradizione sorge sul luogo dove il patrono bergamasco venne martirizzato e presenta dipinti di maestri bergamaschi del XVI secolo). Non mancano scultura e architettura contemporanea, come nell’ex chiostro di Santa Marta, in Piazza Vittorio Veneto, dove si trovano opere di Anish Kapoor e Giacomo Manzù, o in via San Bernardino, dove la biblioteca Tiraboschi è stata progettata dal celebre architetto Mario Botta.
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